Poeticando... [4#]
Buongiorno carissimi!!
Eccoci al quarto appuntamento con la rubrica incentrata sulla poesia! Oggi vi riporterò una delle poesie del sommo, sommissimo Charles Baudelaire. Confesso che quando ho preso in mano il mio libro de I Fiori del Male ero davvero molto combattuta su quale delle tante poesie che amo dovessi pubblicare. Alla fine ho scelto questa, che amo tantissimo e che secondo me se si fosse interrotta alla penultima riga sarebbe stata assolutamente perfetta!
Voi che ne pensate??
Le Possédé
Le soleil s'est couvert d'un crêpe. Comme lui,
Ô Lune de ma vie! emmitoufle-toi d'ombre
Dors ou fume à ton gré; sois muette, sois sombre,
Et plonge tout entière au gouffre de l'Ennui;
Le Possédé
Le soleil s'est couvert d'un crêpe. Comme lui,
Ô Lune de ma vie! emmitoufle-toi d'ombre
Dors ou fume à ton gré; sois muette, sois sombre,
Et plonge tout entière au gouffre de l'Ennui;
Je t'aime ainsi! Pourtant, si tu veux aujourd'hui,
Comme un astre éclipsé qui sort de la pénombre,
Te pavaner aux lieux que la Folie encombre
C'est bien! Charmant poignard, jaillis de ton étui!
Allume ta prunelle à la flamme des lustres!
Allume le désir dans les regards des rustres!
Tout de toi m'est plaisir, morbide ou pétulant;
Sois ce que tu voudras, nuit noire, rouge aurore;
II n'est pas une fibre en tout mon corps tremblant
Qui ne crie: Ô mon cher Belzébuth, je t'adore!
Comme un astre éclipsé qui sort de la pénombre,
Te pavaner aux lieux que la Folie encombre
C'est bien! Charmant poignard, jaillis de ton étui!
Allume ta prunelle à la flamme des lustres!
Allume le désir dans les regards des rustres!
Tout de toi m'est plaisir, morbide ou pétulant;
Sois ce que tu voudras, nuit noire, rouge aurore;
II n'est pas une fibre en tout mon corps tremblant
Qui ne crie: Ô mon cher Belzébuth, je t'adore!
L'indemoniato
Il sole s'è velato.
Come lui, Luna della mia vita, copriti d'ombra;
dormi o fuma a tuo piacere;
sii muta, scura in volto, tuffati nell'abisso della noia.
T'amo così come sei!
E pure, se oggi vuoi, come un astro eclissato
che esce dalla penombra,
pavoneggiarti là dove regna la follia, fallo.
Grazioso pugnale, esci dalla tua guaina.
Accendi la pupilla alla fiamma dei candelabri
e accendi la brama nello sguardo della gente più rozza.
Tutto di te mi dà un piacere morboso e irrequieto,
sii ciò che tu vuoi, notte nera come rossa aurora.
Non ho una sola fibra del mio corpo tremante che non gridi:
O diletto Belzebù, io ti adoro!
Davvero bellissima!
RispondiElimina^_^ son contenta che ti sia piaciuta!!
EliminaM piace questa poesia, sopratutto quando dice "E pure, se oggi vuoi, come un astro eclissato che esce dalla penombra, pavoneggiarti là dove regna la follia, fallo." Me la segno ^.^ Bella questa rubrica, complimenti :)
RispondiEliminaSiii anche per me è uno dei passi migliori, come anche quello finale ("sii ciò che tu vuoi, notte nera come rossa aurora")...sublime!!
RispondiEliminaPer me il finale della poesia è quello, credo che gli ultimi due versi siano aggiunti più per ragioni metriche che altro.....
Baudelaire è uno dei miei poeti preferiti (anche se tutte le volte che devo scrivere il suo cognome divento scema :P) e la poesia che hai scelto è veramente splendida *_* certi passaggi sono davvero meravigliosi!!! :)
RispondiElimina*___* Sono felicissima che sia piaciuta così tanto, io la adoro!!!
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