La scimmia dell’analogico vol.1
Anche io, da circa sei mesi, son stata contagiata dal ritorno all’analogico e in particolare da una cosa che neanche sapevo esistesse fino a qualche mese fa: la LOMOGRAFIA!!
In soldoni, la Lomografia rifugge dalla perfezione tecnica e dal progettare uno scatto, bensì propugna l’imprevedibilità e la spontaneità della fotografia.
Ecco direttamente da Wikipedia le 10 regole d’oro:
- Porta la tua lomo ovunque tu vada
- Usala sempre di giorno e di notte
- La lomografia non è un'interferenza nella tua vita ma ne è parte integrante
- Scatta senza guardare nel mirino
- Avvicinati più che puoi
- Non pensare
- Sii veloce
- Non preoccuparti in anticipo di quello che verrà impresso
- Non preoccuparti neppure dopo
- Non ti preoccupare di queste regole
Dopo essermi documentata un po’ in giro per il web e con gli amici che già avevano sperimentato e iniziato a collezionare vecchie macchine fotografiche, ho deciso di prendere una macchina di poche pretese su ebay.
La fortuna mi assiste e per circa 4 euro (che con spese di spedizione diventano 12) mi aggiudico una BELOMO VILIA del 1974
Carina, nevvero?!?!
Apparentemente è bella solida e “presente” quando ce l’hai in mano e il suo funzionamento è semplice e intuitivo, grazie alla classica riproduzione di “sole, nuvoloso, coperto, etc” nel mirino e la sequenza di immagini che suggeriscono la distanza nella ghiera dell’obiettivo (ritratto, ritratto di gruppo, panorama, infinito …)
Queste le caratteristiche tecniche:
- obiettivo in tre elementi con lente "triplet 69-3" con focale di 40 mm
- diaframma a iride con aperture da f/4 ;f/5.6; f/8; f/11; f/16.
- otturatore centrale lamellare con tempi di scatto 1/30 sec. ;1/60sec.;1/125sec.; 1/250 sec. più la posa b
- inquadratura con mirino ottico di tipo galileiano
- messa a fuoco su scala metrica mediante rotazione della ghiera dell'obiettivo da 0,80m a infinito.
- slitta per flash esterno con contatto caldo di sincronizzazione.
Ci monto al volo un rullino e via a scattare in pieno spirito lomografico: nessun riguardo all’esposizione, alle inquadrature, ai soggetti… E il risultato si vede : piedi “mozzati” dall’inquadratura, orizzonti sbilenchi e messe a fuoco “fantasiose” !! Ma dei colori e delle sfumature/sfocature che mai si potranno avere con le precisine fotocamere digitali!!! ^_^
E questi sono i due successivi rullini:
Diciamo che non sempre è stato un successo, ma neppure un fiasco completo: l’unica sconfitta totale è stata nel tentativo di fare doppie esposizioni:
3°rullino 1°rullino
Non ho ancora ben capito come succede, però su 3 rullini scattati, per ben due volte l’avanzamento della pellicola si inceppa e scatta sullo stesso fotogramma un tot di volte; la seconda volta addirittura non si è sbloccato da solo, tanto che ho dovuto sacrificare il rullino a circa metà, mentre la prima volta ha ripreso ad avanzare tutto da solo, mah!!
Alla fine, anche questa è lomografia! ;-)
Si può lomografare in digitale? Non conoscevo ancora questo percorso creativo!!
RispondiElimina@Pe, non credo si possa lomografare utilizzando le digitali, al massimo potrebbe esistere qualche programma da usare in post-produzione...
RispondiEliminaMa alla fine il bello è proprio l'imprevedibilità dei risultati ;)